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Ansia

Cos’è l’ansia?

L’ansia è un termine usato per definire un complesso gruppo di sintomi che possono insorgere in un individuo particolarmente stressato e in difficoltà con la vita quotidiana, la famiglia, le relazioni (di coppia, sul posto di lavoro, nel gruppo sociale). I sintomi dell’ansia sono di tipo fisico e psichico. Provare ansia nella vita quotidiana non è di per sé un problema, anzi è abbastanza normale. La difficoltà sopraggiunge quando le sensazioni provate sfuggono dal controllo e diventano debilitanti e croniche, in altre parole quando la percezione della nostra ansia non ci permette di svolgere azioni fino a poco prima considerate normali, come ad esempio prendere il treno, guidare, uscire di casa.
Quello che spesso succede con l’ansia è che questa arrivi quasi per “proteggerci”: i sintomi dell’ansia – fisici, cognitivi e comportamentali – costituiscono una reazione che cerca di proteggerci dai rischi, facendoci magari fermare un momento prima che la situazione possa peggiorare, mantenendo uno stato d’allerta. Tramite l’ansia identifichiamo, a volte inconsciamente, una situazione possibilmente nociva per noi stessi e ci fermiamo prima che il tutto possa peggiorare.

Sintomi dell’ansia

I sintomi principali quando si soffre di ansia si dividono in tre gruppi principali: cognitivi/mentali, comportamentali e fisici. Questi sintomi sono comuni anche nelle fobie e negli attacchi di panico.

Cognitivi/mentali

  • Iniziale percezione di allarme e di pericolo
  • Sopraggiungono al cervello pensieri ed immagini negative
  • Si ha una sensazione di vuoto mentale, di incapacità di ragionare
  • Si pensa di essere al centro dell’attenzione altrui a causa dei sintomi
  • Inizio di pensieri intrusivi
  • Diminuzione della concentrazione

Comportamentali

Quando la persona comincia a percepire uno stato d’ansia, la prima cosa che tende a fare è quella di esplorare l’ambiente circostante (agitazione motoria) per valutare la situazione che si è venuta a creare. Come mai mi sento in ansia? È successo qualcosa? Riconosco una situazione che normalmente mi mette in difficoltà, oppure mi trovo in una situazione nuova, sconosciuta, che non so come affrontare? La mente si chiude immediatamente su se stessa cercando innanzitutto il modo per uscire dalla situazione che ha creato il disagio, per poi cercare in tutti i modi di evitarla anche successivamente.
Il meccanismo di difesa principale negli stati d’ansia e negli attacchi di panico è l’evitamento e la ricerca di vie di fuga.

Fisici/fisiologici

L’ansia è spesso accompagnata da una sintomatologia fisica, come ad esempio:

  • Sudorazione
  • Ritmo cardiaco aumentato/palpitazioni/dolore toracico
  • Sensazione di mancanza d’aria/mancanza di respiro
  • Tensione del corpo
  • Tremore
  • Aumento della frequenza cardiaca
  • Vertigini e nausea
  • Formicolio alle mani o generalizzato
  • Disturbi del sonno

Cosa fare in caso di un attacco d’ansia

Spesso le persone con disturbi d’ansia o attacchi di panico si spaventano perché i sintomi fisici somigliano o si possono confondere con una sintomatologia grave, come ad esempio attacchi di cuore. Il consiglio se dovesse capitare è quello di rivolgersi innanzitutto al proprio medico per monitorare la situazione psicofisica.
Un altro dei problemi principali con l’ansia e gli attacchi di panico è la paura che possano ricapitare. Pazienti che hanno avuto anche solo sporadici attacchi d’ansia nella loro vita vivono nel terrore che possa accadere di nuovo. Si crea quindi inevitabilmente un circolo vizioso: non sto avendo attacchi d’ansia, ma ho l’ansia che possano arrivare da un momento all’altro. Tutto ciò è ovviamente legato alla mancanza di controllo di se stessi e delle situazioni che ci circondano che l’ansia inevitabilmente crea.

Quali sono le cure e i rimedi per l’ansia

Nei disturbi d’ansia solitamente le strade che si possono intraprendere sono due: una è la terapia psicologica, con uno psicologo e/o psicoterapeuta; l’altra è la terapia farmacologica. La terapia farmacologica può, infatti, aiutare nella parte iniziale, per aiutare la persona a gestire la sintomatologia (in particolare quella fisica, che può essere debilitante). Contemporaneamente, la psicoterapia analizza la situazione del punto di vista emotivo, cognitivo e relazionale, andando a valutare le dinamiche che hanno portato la persona a trovarsi in difficoltà, per cercare di aiutarla ad affrontarle e non ad evitarle, senza “metterle sotto il tappeto”. Possono aiutare nella gestione anche tecniche di rilassamento e meditazione come ad esempio la Mindfulness. Queste ultime ovviamente non sono condizione necessaria e sufficiente ma vanno affiancate ad una terapia più strutturata. Anche l’ipnosi è una modalità innovativa per il supporto psicologico dell’individuo in uno stato d’ansia. Un intervento di ipnosi punta a migliorare l’autostima e rafforzare l’io e l’immagine di sé; cerca quindi di stimolare quegli aspetti della nostra personalità atti a trovare nuove soluzioni ai problemi che ci attanagliano.

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